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Angela

Una piccola grande storia

Gli anni del boom emiliano nel racconto di una figlia della nostra "bassa".

Nata a Bentivoglio, terza di quattro figli, l'unica ad avere il diploma di scuola media inferiore. Ha svolto diversi corsi professionali ed iniziato a lavorare nel 1962, e a piccoli passi è diventata responsabile del personale. Oggi, da pensionata, svolge attività di volontariato presso l'Anteas.

Sono nata quando, finalmente, il cannone ha cessato di tuonare nella mia terra, la “bassa bolognese”. Mio padre, con un biroccio, portò mia madre all’ospedale di Bentivoglio dove ho visto la luce, ma non fu contento: dopo due figlie voleva salutare la pace con un maschio, e così dopo due anni mia madre lo accontentò: arrivò finalmente un fratellino.

Assieme a lui andavo a piedi a Stiatico, alle scuole elementari, distanti tre chilometri. Le medie le ho frequentate a S.Giorgio, dove la mia famiglia si era trasferita e la mia vita migliorò. In seguito ho frequentato alcuni corsi professionali a Bologna che mi hanno permesso di entrare nel mondo del lavoro come impiegata per la gestione del personale e delle buste paga.

Gli anni del boom economico hanno visto crescere in Emilia le attività industriali: non era difficile trovare lavoro. In tutte le aziende, prima di assumermi mi chiedevano se intendevo avere figli. A malincuore rispondevo di no: avevo raggiunto un’ intesa con mio marito, il quale per non essere ricattato dal suo “padrone” nel corso di lotte sindacali, mi aveva chiesto di rinunciare ai figli. Fin da giovane mi sono dedicata alla politica: alla domenica distribuivo “L’Unità” e con Leo, mio marito, partecipavo alle lotte sindacali.

Attualmente, da pensionata, faccio parte dell’Associazione di Volontariato Anteas, promossa dalla FNP /pensionati , dove ho conosciuto e collaboro con persone molto speciali.

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