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Lidia

Una primavera perenne

Storie di donne: l'esperienza di un'operaia e della sua adesione al sindacato.

Sono nata a Città di Castello, in una famiglia contadina. Emigrata giovanissima a Reggio Emilia, perché i miei genitori volevano dare, a me e a mia sorella, migliori opportunità di lavoro e di vita. Ho lasciato gli studi, che ho ripreso a 29 anni, e ho scelto di fare l'operaia presso una grande azienda ceramica. Ancora oggi, dopo 47 anni, investo una parte del mio tempo all'impegno sindacale e al volontariato in Anteas.

Una primavera che diventa perenne: quella di tante donne che si confrontano e si raccontano attraverso le proprie esperienze. Tanti pezzetti di vissuto che producono un mosaico di storie, perché ognuna di noi ha qualcosa da raccontare e condividere con altre.

Oggi, nonostante la crisi occupazionale che ci attanaglia, le donne lavoratrici nelle fabbriche hanno più tutele rispetto agli anni Sessanta, dovute a conquiste scaturite da impegni, lotte e di rivendicazioni, condotte negli anni da donne e uomini, che hanno dedicato tempo e passione al conseguimento di risultati significativi.

Mi sono integrata in questo mosaico collocando la mia testimonianza dall’ingresso, quindicenne in una fabbrica chimica del Reggiano, all’adesione al sindacato con l’impegno di migliorare la qualità di vita delle lavoratrici e dei lavoratori.

Ora, pensionata, dopo un percorso sindacale a livello regionale, ho aderito al volontariato attivo, perché l’associazionismo è in grado di mettere a confronto giovani, adulti e anziani, per sentirci tutti uniti in uno stesso mosaico.

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