Faccio parte della “KARIBUNI”, associazione che aiuta alcuni orfanotrofi in Tanzania e dal 1997 mi ci reco ogni anno, per le vacanze.

Laggiù i bambini vengono affidati e cresciuti negli orfanotrofi e successivamente ripresi dalle famiglie. Ciò avviene  a causa della endemica difficoltà da parte dei genitori di procurare cibo e acqua potabile.  A ciò si aggiunge la scarsa conoscenza delle elementari norme igieniche per evitare che i neonati si ammalino e muoiano: la mortalità infantile, infatti, è ancora troppo alta in Tanzania.

 

Alcuni bambini, invece, non avendo una famiglia presso la quale ritornare, vengono  seguiti più a lungo: da neonati  diventano grandicelli: alcuni sono studenti della scuola secondaria, altri sono già adulti e hanno un lavoro e una famiglia.

 

La mancanza di una vera famiglia, di una “vera madre”, incide sul loro comportamento. La dedizione degli assistenti, anche di coloro che vengono dalla “lontana Europa”, tendente a seguire e accudire i  bambini “maternamente”, si rivela molto utile per l’avvio di un positivo percorso di crescita.